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CAUSE E CONSEGUENZE DELL’ALLERGIA AGLI ACARI

14 Aprile 2021

A differenza delle allergie stagionali, come per esempio quella alle graminacee, l’allergia agli acari è di tipo perenne, in quanto dura per tutto l’anno, anche se di solito i sintomi tendono a peggiorare in autunno: in questo periodo viene infatti acceso in tutte le case il riscaldamento, creando così un habitat perfetto per la proliferazione di questi organismi.
Gli acari per vivere e moltiplicarsi prediligono infatti ambienti con temperature sopra i 20°C e percentuali di umidità oltre il 50%.
A provocare il vero e proprio attacco allergico non sono gli acari in quanto tali, ma ciò che ne rimane in seguito alla loro decomposizione, oltre a sostanze presenti nelle loro feci.
I sintomi sono quelli tipici delle più comuni reazioni allergiche, come la rinite (che comporta la sensazione di prurito al naso, continui starnuti, ecc), la congiuntivite e l’eczema.
Nelle forme più gravi si possono verificare anche veri e propri attacchi d’asma: quasi la metà dei pazienti asmatici soffre infatti di allergia agli acari.

Qualche semplice, ma utile, accorgimento
Nell’ambiente domestico gli acari tendono a colonizzare principalmente letti, divani e tessuti d’arredamento come tende e tappeti, oltre naturalmente a tutti i mobili sui quali si accumula la polvere.
In particolare, materasso e cuscino rappresentano l’habitat perfetto per gli acari, grazie all’aumento di temperatura e di umidità che si sviluppa con il contatto prolungato del corpo, e alla grande quantità di squame che si distaccano da pelle e cuoio capelluto (alimento prediletto dagli acari) in seguito allo sfregamento contro lenzuola e federa; ecco perché spesso i sintomi dell’allergia, soprattutto quelli respiratori, si acutizzano durante la notte.

Come per tutte le allergie, l’unica vera soluzione per non sviluppare alcun sintomo è evitare il contatto con l’allergene: nel caso degli acari, nonostante sia impossibile eliminarli completamente, esistono alcuni accorgimenti in grado di ridurne significativamente la concentrazione nell’ambiente domestico:

– utilizzare materassi, cuscini e biancheria da letto “anti-acaro”, ovvero impermeabili agli allergeni e traspiranti;
– cambiare la biancheria da letto un paio di volte a settimana, lavando tutto ad alte temperature per uccidere gli acari (60°C)
– eliminare dalla stanza da letto tutti gli arredi e i soprammobili che possono favorire l’accumulo di polvere, utilizzando tessuti sintetici per tende e coperte ed eliminando dal pavimento moquette e tappeti per le pulizie, da effettuare tutti i giorni soprattutto in camera da letto.
– utilizzare panni umidi o elettrostatici per non sollevare la polvere e aspirapolveri dotati di filtro Hepa (dall’inglese High Efficiency Particulate Air), che permette di trattenere al suo interno anche le particelle di piccole dimensioni, come gli allergeni, areare di frequente tutti gli ambienti della casa e utilizzare deumidificatori per evitare che aumenti la percentuale di umidità

Per confermare l’allergia agli acari della polvere – e anche altri tipi di allergeni – è innanzitutto consigliata una visita da un medico allergologo, che indicherà gli esami utili per diagnosticare la tipologia di allergia.

Presso il nostro laboratorio è possibile eseguire il RAST (acronimo di Radio Allergo Sorbent Test), ovvero un’analisi di laboratorio che appartiene all’indagine diagnostica allergologica di secondo livello (successiva al prick test), in grado di individuare con precisione il tipo e il grado di allergia a particolari allergeni.

Il costo dell’esame è in offerta presso il nostro laboratorio a soli 48,00 euro e comprende 8 allergeni a scelta. Clicca qui per scoprire tutti gli allergeni disponibili.

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